Conosciuta anche col semplice nome di “Tunnel Carpale” trattasi in realtà di una Tendinite dei Flessori delle dita a livello del Canale del Carpo (Polso).
Questi per l’infiammazione aumentano di volume e spingono il n. mediano, che scorre sopra di loro, contro la parete dura rappresentata dal legamento trasverso del carpo. Questo causa formicolii (parestesie) che si proiettano sulle prime tre dita della mano (pollice, indice, medio e lato ulnare dell’anulare).
Dapprima in episodi saltuari, poi in modo costante specie di notte. Il paziente si sveglia ed è costetto a muovere il polso e le dita della mano per ridurre la loro intensità o farle sparire. Dapprima noto solo come disturbo sensitivo col progredire della compressione del n. mediano compaiono anche disturbi motori: debolezza della pinza di prensione del pollice con le altre due dita. Colpisce le donne in occasione della gravidanza o dopo la menopausa a causa degli squilibri ormonali di tali periodi. Si può osservare risoluzione spontanea dopo il parto, mentre persiste e si aggrava nelle donne in menopausa. Gli uomini interessati da tale patologia sono operai che usano energie vibranti quali quelle di un martello pneumatico o macchine simili. Oppure quando indipendentemente dal sesso sono impiegati in lavori ripetitivi che prevedono movimenti rapidi di flesso-estensione del polso. O semplicemente l’uso scorretto del mouse nel lavoro al computer.
Anche giocatori di bowling o musicisti di strumenti a percussione accusano i sintomi della sindrome del tunnel carpale.
Le parestesie (formicolii) alle prime tre dita, sempre più frequenti sono evocabili con la pressione in corrispondenza del Canale del Carpo (Segno di Tinel positivo) o tenendo i polsi in flessione e spinti l’uno contro l’altro (Segno di Phalen positivo). La storia dei disturbi ed i segni ricordati positivi vengono confermati dalla elettromiografia.
Quello INCRUENTO può essere applicato nella fase iniziale. Questo ricorre all’uso di opportuna infiltrazione di cortisone ed uso di tutore ortopedico dedicato. Ma se c’è già una storia dei disturbi ed una elettromiografia positiva è preferibile ricorrere al trattamento CRUENTO che consiste nella liberazione del n. mediano compresso mediante un piccolo intervento.
L’intervento mininvasivo viene eseguito, raccolto il consenso informato, in anestesia locale in regime ambulatoriale, day-surgery. Tale anestesia permette di eseguire una piccola incisione a partire dalla plica flessoria distale palmare del polso per circa 3cm in direzione del bordo ulnare del 3° dito.Si reperta e si seziona nel modo più completo possibile il legamento trasverso del carpo liberando cosi dalla compressione il n. mediano.
Quando la compressione dura da molto tempo ed il paziente presenta anche disturbi motori occorre eseguire una neurolisi del nervo stesso. Perchè per esempio lo si può trovare deformato a clessidra per la lunga compressione. Questo gesto chirurgico aggiuntivo permette un miglior recupero funzionale del nervo anche se occorrerà molto più tempo (6 mesi – 1 anno). Mentre se la sindrome è nella sola fase irritativa iniziale del nervo il recupero dopo l’intervento è veloce: da pochi giorni ad 1-2 mesi. La sola sutura della cute con filo riassorbibile segna la fine dell’intervento.
La medicazione con bendaggio va tenuta per 48/72 ore. Dopo, cerotto medicato con tutore e rapido inizio della fisiochinesiterapia finalizzata al recupero articolare del polso e funzione ottimale delle prime tre dita della mano.
Il trattamento chirurgico della Sindrome del Tunnel Carpale è piccolo intervento di routine che comunque richiede accuratezza, onde evitare danni iatrogeni al n. mediano .Esso risolve la patologia in modo rapido e soddisfacente nella maggioranza dei casi ed è accettato per la sua mininvasività. La possibilità di recidiva è poco frequente. Le infezioni rare.
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