La spalla è composta da varie articolazioni che le permettono ampi movimenti. Tra queste la più importante, per la patologia in questione è la scapolo-omerale. Questa è un ingranaggio articolare fatto di strutture ossee: la testa dell’omero (osso del braccio) e la scapola che sta dietro la parte alta della Gabbia Toracica e con la sua glena si articola con l’omero, nonchè da strutture tendinee (CUFFIA DEI ROTATORI). Queste, dall’esterno e dal basso verso l’alto sono: quello del Muscolo Piccolo Rotondo e del Sottospinato, e Sovraspinato (che rivestono la faccia posteriore della scapola. I primi due muscoli sono al di sotto della Spina (salienza ossea che la divide in due), e l’altro, il sovraspinato, al di sopra della Spina. Questi EXTRAROTATORI si inseriscono poi, con i loro tendini, su una grossa salienza ossea dell’omero: il trochite. Questo è diviso da una doccia ossea, dove scorre il tendine del Capo Lungo del Bicipite che va ad inserirsi sul bordo superiore della glena, da un’altra piccola salienza ossea: il trochine, su cui si inserisce il muscolo sottoscapolare (INTRAROTATORE). Questo riveste la faccia anteriore della scapola. La Spina della Scapola si porta da dietro in avanti a fare da tetto (ACROMION) alla testa dell’omero rivestita dalla cuffia dei rotatori. Gli extra sono divisi dall’intra da un intervallo. Lo spazio tra Acromion e Cuffia dei Rotatori è di qualche millimetro. Tra la parte ossea ed i tendini c’è un tessuto che favorisce lo scorrimento: la Borsa Sottoacromiale.
Questo spazio con il passare degli anni tende a diminuire per aumento della Cifosi Dorsale con posizione sempre più anteriore delle spalle specie nelle donne dopo i 50 anni con abbondannte seno. Si crea cioè una condizione di attrito tra i tendini della cuffia e l’Acromion specie durante l’esecuzione di movimenti di elevazione del braccio oltre il piano della spalla. Segue una infiammazione della borsa sottoacromiale e dei tendini. Questa, a volte, può causare una calcificazione del tendine stesso, o una sua degenerazione con perdita di elasticità sino ad una vera e propria rottura. A parte questo meccanismo degenerativo vi è anche quello traumatico. Presente in genere in praticanti attività sportive che prevedono ampi movimenti di elevazione con extrarotazione del braccio (Tennis, Pallavolo, Basket, etc.) o in lavoratori che eseguono movimenti ripetitivi di elevazione del braccio sollevando pesi.La caduta sul braccio esteso ed in extrarotazione è meccanismo sufficiente per la loro rottura a cui a volte si associa frattura del Trochite.
Il dolore si manifesta dapprima durante movimenti quali pettinarsi, allacciarsi il reggiseno, portare un oggetto verso l’alto oltre il piano della spalla. Col passare del tempo compare anche a riposo. A volte rende impossibile il sonno. Costringe il paziente a cercare una posizione del braccio non causante dolore. Il paziente nota progressiva debolezza del braccio e si accorge di non riuscire più a fare certi movimenti che prevedono l’elevazione del braccio.
L’esame con ecografia è già in grado di individuare o escludere la presenza di Lesione della Cuffia dei Rotatori. La risonanza magnetica è però l’esame principe.
Fornisce nel dettaglio il tipo ed entità della lesione ed informa sullo stato sia dei tessuti molli che dei capi ossei articolari. L’esame Rx della spalla può mostrare una risalita della testa dell’omero: segno indiretto di lesione importante della cuffia dei rotatori, oltre alla presenza o meno di artrosi.
Alla comparsa del dolore il trattamento INCRUENTO con l’assunzione di farmaci antinfiammatori ed il ricorso a pratiche fisiochinesiterapiche può dare i vantaggi attesi. Se il dolore persiste, specie quello notturno, è indicativo della presenza di lesione dei tendini della cuffia dei rotatori. Il più delle volte il dolore tende ad irradiarsi lungo la faccia interna del braccio. Espressione della Tendinite del Capo lungo del Bicipite che accompagna la lesione. L’impotenza funzionale che tende ad accentuarsi convincono il paziente a sottoporsi al TRATTAMENTO CRUENTO consistente nell’intervento di Sutura della Cuffia dei Rotatori.
Questo viene eseguito in regime di Day-Surgery, raccolto il consenso informato del paziente. Può essere eseguito in Anestesia periferica o Generale. In Artroscopia o con piccolo accesso (mini-open). Io lo eseguo in mini-open. L’ho trovato e lo trovo più rapido e più efficace. Attraverso un accesso di 3- 5cm a partire dalla proiezione cutanea dell’angolo antero-laterale della salienza ossea Acromion si individua il passaggio tra il fascio Anteriore e Medio del Muscolo Deltoide, che riveste la Spalla, e si arriva così sul piano tendineo della cuffia coperta dalla Borsa sottoacromiale. Questa viene rimossa ed appare subito la lesione dei tendini della cuffia che può avere varia forma ed entità. Si esegue Acromioplastica (riduzione cioè dello spessore dell’Acromion) per dare spazio ed evitare conflitto futuro con la cuffia suturata. Si provvede, con ausilio o meno di una o più Ancorette dotate di fili non riassorbili, alla sutura transossea attraverso la salienza del trochite o del trochine dei tendini lesi (extrarotatori verso il trochite, dell’Intra Sottoscapolare verso il trochine). Verificata la buona tenuta della sutura e la assenza di conflitto con l’Acromion si sutura a strati. Si procede a Medicazione e collocazione di Tutore Ortopedico in Abduzione.
Il giorno dopo l’intervento il paziente viene dimesso. Le medicazioni avranno cadenza settimanale, i punti di sutura rimossi dopo 15gg dall’intervento. Ma già dai primi giorni il paziente dovrà praticare fisiochinesiterapia che dapprima sarà prevalentemente passiva. Poi farà flesso estensione del Gomito e l’Abduzione del braccio. Il tutore sarà tenuto per 3-4 settimane o più a seconda della gravità della lesione trattata.
Per lo stesso motivo oltre che per la sua collaborazione la F.K.T. impegnerà il paziente per 2-6 mesi.
Nei pazienti al di sotto dei 50/60 anni la riparazione della Cuffia dei Rotatori è intervento con alta percentuale di esito positivo. Al di sopra di questa età la scarsa qualità del tessuto tendineo può favorire le condizioni di una recidiva sino al 40% dei casi.
Per questo se per di più la lesione è ampia (3°) e di vecchia data con degenerazione anche dei ventri muscolari si attua o intervento palliativo per eliminare il dolore (Acromioplastica e Tenotomia del Capo lungo del Bicipite) o si colloca una protesi.
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